Spantman |
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| Eh beh, sì che è un buon film! La trama è molto classica per i wuxia. Innanzi tutto è piuttosto intricata e l'amore tragico è una componente fondamentale. Anche i ciechi che non si sa bene quanto siano ciechi sono un motivo ricorrente, infatti lo ritrovi, ad esempio, nel film di Zatoichi (anche se è un chambara, un film giapponese di samurai, lo consiglio). Anche la regia molto particolare è nella piena tradizione wuxiapian, fin dagli anni settanta si ricercavano stratagemmi particolari per dare risalto ora alla freneticità dei combattimenti, con veloci movimenti della telecamere, ora alla poesia o alla drammaticità, con zoom ad esempio. Chiaro che tutto ora è più facile, grazie alle nuove tecnologie, e tutto è più spettacolare e bello da vedere. Da citare sono infatti i caratteristici giochi di colore di Zhang Yimou, il regista (nel campo di grano i soldati sono vestiti di giallo, nella scena finale non si vede che bianco, nella foresta è tutto verdissimo smeraldo...). Un plauso va ovviamente alle coreografie di arti marziali, di pregiata fattura eppure sempre pulite. Nei combattimenti si distingue bene ogni colpo, non è come in altri film in cui si fa fatica a capire come si sta muovendo un arma o si vedono solo movimenti velocissimi. Comunque, anch'io trovo molto strani quei coltelli che volano... avranno un reattorino a propulsione e un telecomando?
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