Trama: Fu Hung Hsueh irrompe al banchetto di Yen Nan Fe e lo sfida a duello. I due si erano già scontrati l’anno prima con la vittoria di Fu che ora tornava per concedere all’altro la rivincita. Ma il loro scontro è a sua volta interrotto da degli assassini ingaggiati dal ricco e potente maestro Yu, che vuole Yen morto. I due spadaccini sospendono il loro combattimento e decidono di uccidere Yu che però può essere sconfitto solo con l’ausilio della “coda di pavone” una misteriosa arma potentissima. Nonostante diverse difficoltà, Yen e Fu riescono a recuperare l’arma e si apprestano a scontrarsi con il maestro Yu, ma i suoi assassini daranno loro filo da torcere.
Come si presume dal titolo, ci si trova davanti ad un film molto fantasioso, con personaggi dai poteri strabilianti, armi strane e scene al limite del nonsense.
Tra le abilità più straordinarie dei personaggi c’è per esempio la capacità di colpire i punti di pressione e fare salti sovraumani (ma questo è quasi di norma nei wuxiapian). Uno dei personaggi più particolari è Vecchia Volpe, un anziana assassina parecchio raccapricciante che si intende di veleni e può addirittura succhiare il sangue e cibarsi di carne umana.
La strana foggia delle armi salta subito agli occhi. Il protagonista ha ad esempio una specie di spada-tonfa che ruota, mentre la coda di pavone è composta da piume dorate che lanciate esplodono con una luce fucsia.
Parecchio divertenti sono poi la scena della partita a scacchi, o quella in cui un gruppo di soldati si stende per terra a formare l’ideogramma “morte” e poi forma una sorta di gabbia attorno al protagonista.
I combattimenti sono abbastanza emozionanti, non ci sono tecniche particolarmente spettacolari o complicate, ma sono comunque piuttosto belle da vedere. La trama non è delle più originali ma neanche delle peggiori, ci sono anzi diversi colpi di scena che non disturbano. Belle alcune scenografie, come quella del palazzo del Maestro Yu. Sembra a proposito che la maggior parte del film sia stato girato in interni: ci sono gli edifici che sembrano immersi nel buio, questo contribuisce a dare alla pellicola quell’atmosfera fiabesca molto particolare, lugubre talvolta.
The Magic Blade pone infatti il suo punto di forza nel fantastico e nel meraviglioso, ma riesce comunque ad essere accessibile anche ad un pubblico occidentale, nonostante si tratti di un film basato su un romanzo di Gulong (grande autore wuxia).
Un’opera cinematografica che consiglio vivamente a chiunque e che considererei quasi un must per gli appassionati, che avrebbero a che fare con un quasi capolavoro. E ricordatevi: Fu Hung Hsueh è Fu Hung Hsueh!
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www.asianworld.it si trovano i sottotitoli in italiano:
The Magic BladeQualcuno di voi ha per caso visto questo film? Che ne pensate?
